LEARN BIØN #2 | MODULO 1 | SETTIMANA 1 | 6-10 SETTEMBRE
È finalmente cominciato il workshop della seconda edizione di Learn Biøn organizzato da AK0 per la realizzazione di tre strutture esterne dell’Orto di Casa Betania a Benevento.
Il progetto è articolato in tre elementi da realizzare con la tecnica del pisé (tradizionale e prefabbricato) denominati ACQUA, FUOCO e TERRA per le funzioni che accoglieranno.
Ad aggiungersi al team di AK0 ci sono stati i partecipanti del workshop: Pedro, architetto dal Portogallo, collaboratore di Oficina do Convento, Emily, architetta dall’Australia, attualmente in Svezia con AES, Elena, interior designer da Bologna per Arcò, Simone professionista nell’ambito di intonaci di terra, Maria artigiana dell’autocostruzione e Marco carpentiere locale.
Il team ha lavorato con molta coesione, prendendo parte a decisioni in maniera condivisa per superare le piccole problematiche presentatesi. Il team è stato inoltre aiutato dalle collaborazioni dei ragazzi che normalmente lavorano per l’Orto di Casa Betania: Daniele e Gianluca, già muratori, che con la loro forza ed esperienza hanno contribuito ai lavori ogni mattina.
Durante la prima settimana abbiamo analizzato le terre presenti sul sito, con scopo didattico, ma soprattutto per comprendere le proprietà della terra a disposizione. Sono stati svolti i seguenti test: della pallina, del salsicciotto, del guanto, di sedimentazione e di Carazas. Successivamente abbiamo proceduto nello svolgere test con diverse miscele di terra e inerti per arrivare alla composizione migliore per ogni elemento, differenziando le miscele destinate al pisé tradizionale e quelle per il pisé prefabbricato.
Elena, Simone e Marco effettuando il test di Carazas |
Martedì, in sola mezza giornata, abbiamo messo in opera la fondazione di ACQUA, realizzata seguendo la tecnica delle antiche fondazioni a sacco utilizzando calce idraulica, pozzolana, sabbia, ghiaia e rocce. Nello specifico abbiamo usato 25kg di calce idraulica e lo stesso volume di pozzolana, per un totale di 1 unità. Nella miscela a secco abbiamo aggiunto 3 unità di inerti tra ghiaia di granulometria 4|7 (2/3) e sabbia (1/3). Una volta miscelati i materiali con l’acqua, il composto è stato versato in opera sulle rocce di granulometria 20|25 precedentemente posizionate a secco.
La fondazione in opera |
Una volta analizzate le terre e messa in opera la fondazione ci siamo dedicatə alla preparazione del necessario per realizzare i blocchi di pisé prefabbricato. La preparazione ha interessato diverse attività: dalla carpenteria necessaria per realizzare i casseri, al primo prototipo di modulo da 42x80x40cm, al livellamento e copertura della zona destinata alla preparazione dei blocchi. Non sono mancati confronti sulle diverse possibili modalità del delicato trasporto dei blocchi, che avverrà non prima della terza settimana, ma va attentamente progettato in questa fase.
Copertura e livellamento della zona destinata ai blocchi prefabbricati |
Scasseramento del primo prototipo di blocco prefabbricato |
L’atmosfera all’Orto è vibrante, non mancano curiosi e visitatrici, il tempo è stato dalla nostra parte, fatta eccezione per mercoledì che ci ha coltə un bell’acquazzone nel tardo pomeriggio.
Nel fine settimana ci siamo distrattə un po’ andando a visitare fiumi e monti della zona, festeggiando i compleanni di Samanta ed Elena con una sperimentale Clake, torta realizzata utilizzando anche una crema a base di argilla, così da studiare davvero tutte le potenzialità del nostro materiale prediletto.
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