Field trip: case di terra in Abruzzo
Nell'ambito del workshop Learn BIØN #2 il team di Ak0 ha proposto ai partecipanti un breve ma intenso viaggio in Abruzzo, una delle regioni italiane che ancora oggi vanta un importante patrimonio di case tradizionali in terra cruda. La principale destinazione del viaggio è stata Casalincontrada, una piccola cittadina vicino Chieti, che ospita più di 120 case di terra.
Come i visitatori hanno potuto constatare, alcune delle case sono in pessimo stato di conservazione e molte di loro sono irrimediabilmente danneggiate; allo stesso tempo però Casalincontrada costituisce un punto di riferimento nell'ambito dell'architettura in terra cruda, e un laboratorio permanente dove architetti, costruttori e cittadini interessati si confrontano e propongono strategie di intervento innovative su queste architetture storiche, con il fine di reintrodurre tale patrimonio nella vita e nell'economia contemporanea.
CED Terra è un centro di documentazione sull'architettura di terra nato nei primi anni novanta grazie alla collaborazione di un'associazione locale e delle amministrazioni comunali. Al suo interno è possibile consultare una delle più complete biblioteche tematiche in Europa sugli aspetti costruttivi e legali delle architetture di terra. I partecipanti del workshop hanno anche potuto conoscere alcune delle attività di sensibilizzazione e divulgazione che il centro porta avanti con scuole ed università, ed ammirare la collezione di fotografie sull'architettura di terra nel mondo esposte nel centro.
L'architetto abruzzese Gianfranco Conti è il mentore ed il motore di questo movimento. Ha accolto il gruppo di BIØN nel suo laboratorio educativo "Destinazione Terra", situato all'interno del complesso del b&b di Borgocapo, un'antica casa di terra che Conti e l'architetto Stefania Giardinelli, sua moglie, hanno restaurato dal 2005 al 2008. Alcuni dei partecipanti hanno anche avuto la fortuna di passare la notte in questa suggestiva location e di sperimentare i benefici di vivere in una casa di terra.
Dopo una breve introduzione sulle caratteristiche della terra locale, inclusa la manipolazione di alcuni esempi, Gianfranco ha accompagnato il gruppo alla Casa di Teresa. Nel 2008 il Comune di Casalincontrada decise di comprare una delle vecchie case di terra con l'intenzione di restaurarla, renderla accessibile per attività sociali e culturali, e farne una bandiera delle buone pratiche di intervento su questi manufatti. La scelta ricadde su una semplice casa rurale dei primi anni del ventesimo secolo, nominata affettuosamente Casa di Teresa in onore della sua ultima abitante. Attraverso un accurato processo durato quasi dieci anni, che ha unito sapiente progettazione e laboratori didattici di costruzione, un team guidato da Stefania Giardinelli ha portato a termine il restauro di questa casa, con la tecnica tipica di quei territori, il massone (pagnotte di terra e paglia utilizzate come mattoni).