BRIDGE THE GAP: Un ponte in bambù tra il Mediterraneo e il Pacifico
"Bridge the Gap" è un workshop internazionale che si svolgerà a Chiclayo, nel nord della costa peruviana, dal 17 al 20 maggio 2013, presso la Facoltà di Ingegneria e Archiettura dell'Università San Martín de Porres - Succursale Nord (USMP - Filial Norte).
Il tema del workshop nasce dall'incontro tra l'architetto Alessandra Fasoli e Olivier Lehmans con altri due architetti francesi, Yann Barnet e Faouzi Jabrane, entrambi ricercatori dell'Instituto de Vivienda, Urbanismo y Construcción (IVUC) dell'Università San Martín de Porres di Lima. "Bridge the Gap" vuole essere un'esperienza "ponte" tra due esperienze precedenti svolte separatamente a Chiclayo dagli organizzatori nel 2012: la prima di carattere puramente pratico sulla costruzione di un modulo ombreggiante progettato e diretto dagli architetti Barnet e Jabrane: per un intero weekend studenti e professionisti si sono messi al lavoro per realizzare la struttura completamente in bambù e tuttora presente nel campus dell'USMP -Filial Norte; la seconda esperienza chiclayana, ideata e curata dagli architetti Fasoli e Lehmans, era di carattere teorico e prevedeva fornire una metodologia di analisi del contesto urbano attraverso la relazione dell'espressione linguistica e l'architettura, vista a sua volta come linguaggio con cui si esprime la relazione tra l'essere umano e l'ambiente circostante. "Bridge the Gap" è dunque il legame tra l'analisi teorica e il mondo della costruzione, che nella fattispece si riassume nel progetto architettonico in sé (per questo il logo dell'ideogramma giapponese "Ma").
Il "ponte" però non è solo un protagonista figurativo del workshop, ma è allo stesso tempo il grande tema progettuale che gli studenti saranno chiamati a disegnare: nello stesso campus, per una questione di smaltimento delle acque, è presente un canale di circa 5 metri di larghezza nella parte superiore e circa 2 metri di profondità e che taglia completamente in due gli spazi universitari. Gli studenti progetteranno dunque una serie di ponti "a tema" per ripristinare un'unità spaziale che permetta di vivere e sfruttare a pieno tutti i luoghi del campus. I ponti, neanche a dirlo, saranno in bambù.