Alla scoperta dell'architettura di terra in Rio Grande do Sul, Brasile
Continuiamo con le
informazioni dai nostri soci dalle “sedi distaccate”. Riceviamo
il contributo di oggi dalla nostra vicepresidente Sara Parlato.
Grazie ad una borsa di post-dottorato, Sara sta operando da quasi un
anno presso l'Università Federale di Pelotas nel Sud del Brasile.
Qualche settimana fa ha esplorato insieme ai suoi studenti brasiliani
alcune architetture della regione e ci racconta in
particolare di una casa in terra realizzata nel 2015.
Oggi abbiamo portato i
ragazzi del corso a conoscere una casa di terra.
Dopo esserci persi più
volte, dopo aver consultato ogni avventore che potesse conoscere la
casa di Juliano e Isabel per farci spiegare quale diavolo fosse la
strada da imboccare e dopo aver percorso innumerevoli sentieri
sterrati della campagna pelotense, siamo giunti a destinazione.
il secondo piano, di legno, contrasta con il volume di terra. |
La casa che ci siamo
trovati davanti è stata costruita nel 2015, con la tecnica del cob,
con l’aiuto di circa 85 persone!
Un’esperienza di
autocostruzione e mutirão molto ben riuscita, portata avanti da
Juliano Moreira Coimbra e da tantissimi volontari che si sono
alternati, chi lavorando la terra, chi trasportando materiale, chi
cucinando.
La casa occupa una
superficie pari a circa 80 mq. Di quest’area più del 20% è la
superficie occupata dalle pareti di terra.
Juliano è stato
coordinatore di progetto, oltre che proprietario e costruttore, in
tutte le fasi. Per alcune lavorazioni quali la struttura in legno, i rivestimenti, le installazioni elettriche ed idrosanitare ed i pavimenti, si è avvalso di tecnici specializzati mentre le pareti verticali ed il tetto verde sono state realizzati in autocostruzione coinvolgendo
tutti. Amici, familiari e curiosi si sono avvicendati nel lavoro,
arricchendosi grazie al lavoro di squadra, allo scambio di
conoscenze, alle sfide di esecuzione e progettazione. I volontari che
lavoravano da più tempo, in automatico, cominciavano ad indirizzare
i lavoratori nuovi, velocizzando, così, il lavoro di tutti.
parte del volume più basso è coperto con un tetto verde |
Purtroppo Juliano non
ci vive più da un po’ e la casa diventa un caldo nido per turisti
attratti da atmosfere più bucoliche. Dialoga infatti perfettamente
con il paesaggio, il mato e il fiume e trasmette un’energia molto
particolare.
le pareti in terra cruda conferiscono all'interno un microclima confortevole. Il pavimento è realizzato con la tecnica del Cordwood usando tranci di legname e terra cruda. |
Al momento la casa è
vuota e, pur avute le chiavi in qualche maniera, purtroppo non
abbiamo potuto interrogare il proprietario per capire bene il
processo costruttivo e l’esperienza di autocostruzione.
Juliano però racconta la sua
esperienza in un articolo, Mutirão no processo
construtivo de casas de barro: vantagens e limitações, disponibile anche in rete.
Gli studenti erano
curiosissimi, hanno fatto moltissime domande, avevano davvero un
entusiasmo indescrivibile…. Uno di loro mi ha detto di aver
comunicato di questa visita ai suoi amici “una casa di terra?”
gli hanno domandato, con l’aria di chi immagina scenari di
precarietà e povertà.