Extensão - imparare lavorando con le comunità


Da ottobre scorso, la nostra vicepresidente Sara ha accettato un incarico di ricerca presso l'Università Federale di Pelotas in Brasile. Per la nostra associazione è una felice occasione per continuare a coltivare rapporti con il mondo esterno e per condividere alcune delle esperienza fatte in questi anni. 

Dopo i primi mesi di ambientamento, oggi ci è arrivata una prima testimonianza di quello che succede nel Rio Grande do Sul.

Sacco in spalla e si parte. AK0 in Brasile
Pelotas, Brasile 12 aprile 2019

Sono reduce da una riunione in cui si è parlato, tra le altre cose, di AK0.
Diciamo che AK0 c’è dall’inizio. Da quando la mia referente, la professoressa Nirce, mi ha chiesto di presentare il progetto di una disciplina. 

È vero, lavoro da un po’ nell’Università ma l’idea di insegnare mi ha sempre accompagnato con un certo terrore. Avevo bisogno di trovare una zona di comfort in tutta questa paura. Qualcosa che conosco e che mi piace. Ed è così che ho pensato alla mia associazione: perché non proporre un corso di progettazione con materiali naturali e tecniche tradizionali? E perché non trasformare il lavoro finale dei ragazzi in un workshop di autocostruzione? Inutile dirlo, i miei allievi sono entusiasti e non vedono l’ora di mettere le mani in pasta!

È stato solo dopo che Nirce mi ha proposto di inserire il workshop in un programma di extensão.
Extensão è, qui in Brasile, il terzo campo di cui si occupa l’Università, dopo la ricerca e l’insegnamento. Si tratta del lavoro con le comunità. Il lavoro sul campo è parte integrante del lavoro universitario qui, qualcosa che senz’altro manca nelle Università italiane, in cui i progetti di ricerca che lavorano sul territorio sono ancora troppo pochi e troppo poco valutati, almeno nel nostro campo.
Nirce mi ha presentato un gruppo eterogeneo di professionisti (psicologi, sociologi, agronomi…) che lavora nella comunità di Navegantes, sempre nella città di Pelotas. 

Si tratta del personale del CRAS São Gonçalo, “centro de referência da assistência social”, unità base di protezione sociale, che si occupa di rafforzare i vincoli comunitari e familiari di persone socialmente vulnerabili. All’interno del complesso del centro, un’alternanza di edifici bassi e spazi aperti, si svolge il progetto START, che si occupa di introdurre nel mondo del lavoro i giovani socialmente in difficoltà. 

Sarà con questi giovani che io e i miei studenti lavoreremo alla fine del corso.
Insieme progetteremo degli arredi urbani che riqualifichino lo spazio aperto dinanzi il volume destinato ai ragazzi del progetto START. 

Ed è per questo che, ovviamente, alla riunione di oggi, ho presentato il nostro lavoro di squadra. Un lavoro che ha visto tanti applausi, tante facce interessate, e qualche manina scorrere veloce sullo schermo dello smartphone, curiosa di trovare informazioni sul nostro blog.

L’avventura è appena cominciata! Até ja!

Sara


Il patio del progetto START che presto accoglierà degli arredi fissi realizzati dagli studenti dell'UFPel
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