Extensão - imparare lavorando con le comunità
Pelotas, Brasile 12
aprile 2019
Sono reduce da una
riunione in cui si è parlato, tra le altre cose, di AK0.
Diciamo che AK0 c’è
dall’inizio. Da quando la mia referente, la professoressa Nirce, mi
ha chiesto di presentare il progetto di una disciplina.
È vero, lavoro da un
po’ nell’Università ma l’idea di insegnare mi ha sempre
accompagnato con un certo terrore. Avevo bisogno di trovare una zona
di comfort in tutta questa paura. Qualcosa che conosco e che mi
piace. Ed è così che ho pensato alla mia associazione: perché non
proporre un corso di progettazione con materiali naturali e tecniche
tradizionali? E perché non trasformare il lavoro finale dei ragazzi
in un workshop di autocostruzione? Inutile dirlo, i miei allievi sono
entusiasti e non vedono l’ora di mettere le mani in pasta!
È stato solo dopo che
Nirce mi ha proposto di inserire il workshop in un programma di
extensão.
Extensão è, qui in
Brasile, il terzo campo di cui si occupa l’Università, dopo la
ricerca e l’insegnamento. Si tratta del lavoro con le comunità. Il
lavoro sul campo è parte integrante del lavoro universitario qui,
qualcosa che senz’altro manca nelle Università italiane, in cui i
progetti di ricerca che lavorano sul territorio sono ancora troppo
pochi e troppo poco valutati, almeno nel nostro campo.
Nirce mi ha presentato
un gruppo eterogeneo di professionisti (psicologi, sociologi,
agronomi…) che lavora nella comunità di Navegantes, sempre nella
città di Pelotas.
Si tratta del personale
del CRAS São Gonçalo, “centro de referência da assistência
social”, unità base di protezione sociale, che si occupa di
rafforzare i vincoli comunitari e familiari di persone socialmente
vulnerabili. All’interno del complesso del centro, un’alternanza
di edifici bassi e spazi aperti, si svolge il progetto START, che si
occupa di introdurre nel mondo del lavoro i giovani socialmente in
difficoltà.
Sarà con questi
giovani che io e i miei studenti lavoreremo alla fine del corso.
Insieme progetteremo
degli arredi urbani che riqualifichino lo spazio aperto dinanzi il
volume destinato ai ragazzi del progetto START.
Ed è per questo che,
ovviamente, alla riunione di oggi, ho presentato il nostro lavoro di
squadra. Un lavoro che ha visto tanti applausi, tante facce
interessate, e qualche manina scorrere veloce sullo schermo dello
smartphone, curiosa di trovare informazioni sul nostro blog.
L’avventura è appena
cominciata! Até ja!
Sara
Il patio del progetto START che presto accoglierà degli arredi fissi realizzati dagli studenti dell'UFPel |